Geotermico Ires87 Formigine  Termoidraulica

GEOTERMICO

Grazie alle moderne tecnologie è possibile sfruttare l’energia termica del terreno per riscaldare la nostra casa. L’energia geotermica, termine usato per indicare il calore prodotto dalla crosta terrestre, è una valida alternativa all’uso di combustibile fossile poiché, al contrario di quest’ultimo, è una fonte inesauribile.

Caratteristiche:

Sotto alla superficie terrestre, a circa 500 metri sottosuolo, la temperatura raggiunge circa i 25°-30°C mentre, ancora più in profondità, a circa 1000 metri sottosuolo, il terreno può raggiungere una temperatura fino ai 45°C.
Esistono varie metodologie grazie alle quali è possibile sfruttare la temperatura del sottosuolo per riscaldare l’ambiente di una casa. Le principali, tuttavia, sono solo due: l’installazione di un sistema con sonde di perforazione oppure un sistema composto da collettori di superficie.

Sonde di perforazione

Il sistema composto da sonde di perforazione consta di una tubazione verticale che arriva fino a 150 m sottosuolo. Da qui il calore, che si aggira intorno ai 12° – 13°C, è trasportata in superficie tramite l’ausilio di un fluido termovettore composto da acqua e liquido antigelo.
Arrivata in superficie grazie alla tubazione a circuito chiuso, il liquido termovettore è ulteriormente riscaldato grazie ad una pompa di calore posta vicino alla superficie. Questo impianto permette la produzione di acqua per uso sanitario e di energia sufficiente per riscaldare un locale di medie dimensioni. L’impianto a sonde di perforazione è di gran lunga più performante se abbinato a un impianto di riscaldamento a bassa temperatura, come un impianto a pavimento o a parete.

Collettori di superficie

Un impianto a collettori di superficie, al contrario, si sviluppa in orizzontale, a una profondità di circa 1,5 – 2 m sotto la superficie. Una serie di collettori raccoglie il calore allo stesso modo di un sistema con sonde di perforazione, tramite l’uso di un liquido termovettore che è in seguito riscaldato da una pompa di calore. Questo impianto ha però una serie di svantaggi che lo rendono meno performante rispetto a un impianto con sonde di perforazione: in primis, un sistema di collettori richiede delle superfici molto ampie, circa 500 – 600 metri quadri; in secondo luogo, data la loro profondità molto vicina alla superficie, i collettori sono molto suscettibili alla variazione stagionale della temperatura..